background

Biodegradabilità: perché salva l’ambiente

Il concetto della biodegradabilità è molto semplice: un oggetto che può essere decomposto dalla natura si dice biodegradabile. La decomposizione avviene attraverso i batteri che producono gli enzimi specifici per far assorbire completamente dal terreno gli elementi decomposti. In poche e facili parole, biodegradabilità significa sparire letteralmente nella natura senza lasciare tracce inquinanti.

In termini un po’ più tecnici, in realtà, si parla di composti più o meno degradabili in base al tempo che impiegano per essere decomposti ed assorbiti dal terreno. La carta comune, ad esempio, degrada naturalmente nell’ambiente in un arco temporale che va da almeno 2-3 settimane fino ad un anno e oltre.
La differenza molto spesso la fanno gli inchiostri, le colle, i rivestimenti e i dettagli che un occhio poco attento non nota in un banale pezzo di carta, in una busta, in un pacco. Anche gli oggetti che ci sembrano più semplici ed ecologici, spesso, non vengono assorbiti completamente dall’ambiente, lasciando residui molto pericolosi che inquinano notevolmente. Va posta una particolare attenzione agli elementi misti, quando ad esempio si va ad imballare un oggetto con la carta ma si inseriscono elementi plastici, anche soltanto per chiudere la confezione.
Difficilmente il cittadino comune riconosce i differenti materiali che vengono mal differenziati oppure vanno a finire nel cestino del misto, alimentando la mole già troppo grande di rifiuto urbano non riciclabile che contiene elementi non degradabili.

Biosostenibilità dei trasporti

Il concetto di biosostenibilità è conseguente alla biodegradabilità. È biosostenibilie un’operazione volta ad evitare di rilasciare nell’ambiente sostanze che non possono degradare naturalmente.
Il riciclo è sicuramente una strategia fondamentale, cercando di produrre merci con materiali di recupero, per poter riprodurre quasi all’infinito una catena virtuosa in cui non si butta nulla e tutto si trasforma per tornare nuovamente utile, per lo scopo originale o per un altro impiego. Nel settore dei trasporti, in particolare, bisogna fare di più per salvaguardare l’ambiente. Purtroppo, in commercio, si vendono buste, imballaggi, involucri e scatole che non sono né riciclabili né biodegradabili, almeno in parte. Questo significa che, per spedire una lettera o un plico contenente un semplice oggetto, si va ad inserire materiale plastico insieme alla carta, magari con composizioni che neppure sono note e tracciabili. Il risultato è che finiscono in discarica oggetti che potrebbero essere utilizzati nuovamente mediante un’apposita differenziazione. Oppure, nella peggiore delle ipotesi, vengono dispersi nell’ambiente materiali che per anni restano lì ad inquinare il terreno.

Il fattorino ecologico: amico dell’ambiente

Nasce proprio da queste esigenze di rispetto ambientale l’idea del fattorino ecologico. Nel campo dei trasporti e delle spedizioni non bisogna soltanto pensare ai materiali biodegradabili ma è di primaria rilevanza come vengono trasportate le merci. Sarebbe un controsenso pensare di tutelare l’ambiente utilizzando prodotti riciclabili ma consumando carburanti che inquinano l’aria. Pertanto il fattorino ecologico rinnova periodicamente a scadenze fisse il parco auto e moto, scegliendo mezzi con minori emissioni, preferendo il metano al gasolio e la benzina. La carta da stampa è esclusivamente ecolabel, 100% riciclabile e rispettosa dell’ambiente. Per quanto riguarda gli inchiostri, il fattorino ecologico utilizza soltanto stampanti a getto di ultima generazione che non prevedono l’utilizzo di cartucce pericolose e inquinanti. La velocità della consegna è la stessa, garantendo un servizio ai massimi standard qualitativi, ma il fattorino ecologico è anche e soprattutto amico dell’ambiente.